Style Magazine
“Per comprendere come lavorano basta riprendere ciò che hanno fatto in collaborazione con il brand di luxury denim Jacob Cohën, che ha dato loro jeans che non passavano il controllo qualità e che, quindi, erano destinati al macero. SCPT ha «sventrato» i 1.416 modelli e li ha divisi per composizione; tagliandoli in modo da evitare scarti, ne ha fatti rettangoli da lavorare a patchwork e assemblarli in nuovi capi. Così l'essenza del nome del marchio prende forma”
HTSI - Il Sole 24 Ore
“È nata cosi l'ultima collezione, che si rivolge soprattutto a Generazione Z e Millennial. Come spiega Capitanio, «sono i più sensibili alla sostenibilità, ma crediamo che questa attenzione coinvolgerà sempre più persone. Noi non vogliamo solo ridurre l'impatto ambientale, aspiriamo a un'autentica trasformazione culturale».”
Outpump
”…il nome è un manifesto: SCPT è infatti l’acronimo di “Sogna, crea, pensa e trasforma”, quattro parole che esprimono il desiderio dei fondatori di instillare nella società un modo di pensare più sostenibile e inclusivo, partendo dall’abbigliamento. Utilizzando fondi di magazzino, scarti di produzione e donazioni da privati, SCPT si fa portavoce di un design fluido e all’avanguardia che possa però anche essere consapevole, delle persone come dell’ambiente.”